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E’ stata ricostruita sommariamente la dinamica dell’incidente che ieri sera è costato la vita a un operaio di 35 anni, residente a Bucine.
L’uomo, Mekaiel Hedra Adly-Riad, di origine egiziana, era un operaio di una ditta di Bucine che si occupa di smaltimento di rottami ferrosi. Era stato incaricato di rimuovere una pesante gru ormai vecchia, lasciata in disuso ai bordi di un cantiere a Cennina, nel comune di Bucine. Il mezzo era stato proprietà di un laboratorio autonomo della zona, ma era ormai passato alla ditta di rottamazione, che l’aveva acquisito per smaltirlo.
Il 35enne operaio era l’addetto allo smaltimento. Nel pomeriggio si era recato nel cantiere e, pezzo dopo pezzo, stava rimuovendo la gru, adagiata ai margini della zona di lavoro del cantiere. Il mezzo aveva una struttura a traliccio, una specie di grande reticolato, da tagliare un po’ per volta. Armato di una fiamma ossidrica l’addetto ha iniziato a staccare un pezzo di gru alla volta. Ma a un tratto qualcosa non è andato per il verso giusto.
Secondo quanto ricostruito dai tecnici della Pisll (Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavori della Asl 8) probabilmente l’avvio del taglio di un consistente pezzo di gru avrebbe modificato l’equilibrio dell’intera struttura, determinando una torsione inaspettata che avrebbe fatto staccare improvvisamente la parte su cui l’uomo stava lavorando. Il pezzo di gru sarebbe così caduto sopra l’operaio schiacciandolo.
L’incindente è successo probabilmente tra le 18, ora in cui altri lavoratori all’interno del cantiere hanno visto la vittima ancora all’opera e le 19,42, ora in cui il titolare della ditta ha dichiarato di essere andato a controllare l’operaio. E’ stato allora che l’ha trovato a terra, gravemente ferito.
Immediata la chiamata ai soccorsi: sono arrivate un paio di ambulanze e i Vigili del fuoco di Montevarchi che hanno liberato il corpo dal pezzo di gru. L’operaio aveva perso conoscenza, è stata tentata la rianimazione, ma tutto è stato inutile. Inizialmente chiamato, il Pegaso è stato fatto tornare indietro.
Intanto è stata aperta un’inchiesta, se ne sta occupando il pm Rossi. Il cantiere è stato sequestrato e i rilievi sono stati eseguiti dai tecnici del Pisll del Valdarno.
Valdarno e provincia ancora nel lutto per l'ennesimo dramma sul lavoro. Dopo l'operaio morto ieri sera a Poggio di Cennina, schiacciato da una gru, arriva la notizia del decesso di Vincenzo Faraci, il giovane rimasto ustionato al 90% del corpo dentro una cisterna nella quale stava lavorando, in un'azienda di Levane. L'operaio, che avrebbe compiuto 28 anni il 25 dicembre prossimo, era ricoverato in condizioni disperate al centro specializzato di Cisanello, a Pisa. Entrambe le vittime abitavano a Bucine e il Comune ha proclamato il lutto cittadino.
L'incidente di Levane era avvenuto mentre Faraci stava incatramando il fondo di una cisterna. Era scoccata una scintilla e il ragzzo era rimasto avvolto dalle fiamme. Soccorso da due colleghi che, nonostante il fumo si erano calati nel gigantesco tino riuscendo a tirarlo fuori, Vincenzo era stato trasferito a Pisa con il Pegaso.
Fonte: Arezzonotizie e La Nazione
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